Crescendo Collegati

L’idea che dà il nome al progetto, Crescendo collegati, è la base che costituisce le modalità di attuazione dello stesso: Il collegamento, infatti.

Il minore a cui viene proposta questa occasione si inserisce in un percorso di attività che si snoda durante tutto l’anno e che si realizzano principalmente mediante gli incontri che si tengono mensilmente, tipicamente una domenica al mese e anche attraverso i Soggiorni non residenziali, quello natalizio di tre giorni e quello estivo di otto giorni.

I soggiorni sono i momenti forti dell’esperienza associativa in cui si sperimenta una convivenza molto stretta e in cui si approfondiscono le conoscenze e si gettano le basi per la costruzione di relazioni fondanti che, come abbiamo già avuto modo di verificare con entusiasmo, oltrepassano la transitorietà del bisogno/difficoltà contestuale ma diventano invece importanti riferimenti per la crescita di ciascun individuo.

Modalità di accoglienza del minore:

I soggiorni così come gli incontri mensili hanno una durata giornaliera, a partire dalla mattina fino alla sera: i volontari dell’associazione si occupano del trasporto da e verso la casa di ciascun ospite e sono previsti colazione, pranzo e cena.

Attività:

In base all’utenza e alle problematiche che vengono segnalate relative a ciascun ospite, l’equipe di animazione individua i grandi temi su cui intervenire durante l’anno ed elabora le linee guida relative ai percorsi individuali e alle attività di tipo ludico o esperienziale che verranno proposti.

La gestione in moduli, anche grazie alla ripartizione sull’anno degli incontri in singole giornate e soggiorni, ci consente di poter verificare in itinere quanto programmato e, all’occorrenza modificare e rendere più prossimo alle esigenze di ciascun ospite il percorso preventivato.

La condivisione, infatti, è uno dei principali elementi ispiratori dell’associazione: pur vivendo ciascuno la propria esperienza in singolo all’interno della casa, sono costantemente proposti momenti di confronto e vicinanza per favorire la conoscenza, l’osservazione e la comprensione. 

MODALITA’ DI INGRESSO e PARTECIPAZIONE

La segnalazione della situazione di difficoltà potrà avvenire in diverse modalità, riconducibili però a due macro-modalità:

  • SEGNALAZIONE PER PROSSIMITA’ 
  • SEGNALAZIONE ISTITUZIONALE

Nel primo caso, si intendono segnalazioni per prossimità tutte quelle segnalazioni che possono pervenire tramite la rete di conoscenze: incontri occasionali, frequentazione di attività extra-scolastiche o scolastiche (come, a titolo di esempio, conoscenza di famiglie in difficoltà, vicini di casa etc.).

In questo primo caso, verrà fatta una prima valutazione della tipologia di difficoltà che vive il minore ma sarà premura del referente associativo dei rapporti con il servizio sociale verificare se il ragazzo/a indicato è già in carico ai servizi o se eventualmente potrebbe avere i requisiti per accedere al sostegno.

Nel secondo caso, segnalazioni istituzionali, si intende quando la segnalazione della difficoltà o del vissuto di disagio del minore perviene da enti istituzionali quali la scuola, il servizio sociale, la parrocchia o l’assessorato al sociale nella persona del proprio assessore.

Presa in carico la situazione, viene poi contattata la famiglia con la quale si stabilisce un appuntamento per presentare l’associazione e la casa, sede della maggior parte delle attività.

Una volta che il genitore accetta di partecipare, il minore comincia il suo percorso all’interno dell’associazione.

DURATA e MODALITA’ DI INSERIMENTO

Il progetto sul minore ha una durata indicativamente annuale ma non è volontà dell’associazione attribuire una scadenza temporale al progetto; questa data anzi che si colloca ad un anno circa dall’inserimento del minore nelle attività associative, diventa un’occasione di confronto sul progresso e sulle finalità preposte e, di conseguenza l’opportunità per rimodulare il progetto dedicato prorogandolo.

Qualora il minore lasciasse le attività, la famiglia sarà comunque sempre avvisata delle iniziative proposte e potrà partecipare liberamente.

Diverso il caso in cui però la partecipazione al progetto è vincolata da un patto di corresponsabilità e partecipazione che coinvolge anche il Servizio sociale: in quel caso la prolungata e non giustificata non partecipazione del ragazzo/a sarà segnalata all’assistente di riferimento.

OBIETTIVI

  • Favorire la riduzione di situazioni di disagio del minore, conoscendo i contesti in cui queste si verificano;
  • Essere un punto di riferimento, riconoscibile e riconosciuto e stabile nel tempo; sia come casa fisica e luogo di ritorno e crescita, ma anche come incontro e relazione;
  • Proporre al minore di sperimentare relazioni significative con figure adulte in un ambiente non giudicante, per consolidare la propria consapevolezza e acquisire fiducia in sé stesso;

FINALITA’ DEL PROGETTO

  • Incrementare le opportunità di condivisione e incontro
  • identificare i propri interessi, le proprie capacità, competenze e attitudini
  • Aumentare le competenze emotive – relazionali dei ragazzi
  • Accrescere il senso di autoefficacia e con esso il senso di autostima
  • Accrescere la capacità di autoregolazione comportamentale specialmente nell’esperienza del vissuto in piccoli gruppi: gestione della rabbia, della frustrazione, accoglienza e manifestazione della felicità etc.